Le tecniche in palestra vengono sempre perché il nostro avversario ci permette di farle. Non giriamoci attorno.
E per imparare è giusto così.
Ma praticare sempre com un avversario collaborativo è un problema perché ci porta a credere di essere infallibili e in grado di applicare sempre e comunque tutto quello che studiamo.
Insomma crea e rafforza delle fantasie nella mente di chi pratica.
E questo è pericoloso.
Primo perché gli fa perdere il contatto con la realtà e con la sua fallibilità.
Secondo perché nel preciso istante in cui una persona si rende conto di non riuscire a fare nella vita reale quello che gli veniva tanto bene in palestra… BRUM! Il suo castello di carte cade e lui o lei vanno nel panico.
Per questo, una volta he i ragazzi hanno preso confidenza con le tecniche, suggerisco sempre e cerco di far praticare i miei ragazzi con un avversario non collaborativo.
È una pratica avanzata che richiede molta intelligenza, soprattutto da parte di chi veste il ruolo dell’aggressore.
In questo video ti spiego come la strutturo.
Tu hai mai provato a inserirla nelle tue lezioni? Fammi sapere.